Progetto “Acireale e la Grande guerra”
presentazione 3 novembreGiorno 3 novembre 2016 si è tenuto presso l’Istituto Industriale “Galileo Ferraris” di Acireale il convegno dal titolo “Acireale e la Grande guerra” a cura dell’U.N.U.C.I. (Unione Nazionale Ufficiali In Congedo d’Italia).
Varie le organizzazioni e gli enti rappresentati ma soprattutto numerosi gli studenti e gli insegnanti delle scuole medie e superiori che hanno aderito all’iniziativa.
Il nostro istituto ha partecipato con due classi, la 3 C e la 3 D, guidate rispettivamente dalla prof.ssa Pennisi Caterina e dalla prof.ssa Grasso Fiorella.
La 3 C aveva lavorato al progetto prendendo in esame la Grande guerra con particolare riguardo al fronte italiano per poi approdare alla storia locale ovvero al contributo dato dagli acesi al Primo conflitto mondiale. L’indagine sulla storia locale ha preso l’avvio dalla lapide che c’è nell’atrio del nostro istituto dedicata alla memoria di un caduto, il sottotenente Sebastiano Scaccianoce. Dopo aver recuperato presso la Biblioteca Zelantea i pochi documenti scritti e iconografici disponibili e dopo aver esaminato altre lapidi si è passati alla ricostruzione della storia di Sebastiano Scaccianoce. Il lavoro è proseguito con la storia di un sopravvissuto, il sig. Candido Miraglia, ricostruita grazie alle testimonianze orali e materiali raccolte dall’alunna Meros Antea. L’ultima fase del lavoro è stata dedicata alla stesura collettiva di buona parte del testo, alla scelta condivisa delle canzoni e delle immagini.
A mano a mano che si procedeva la Grande guerra ci appariva sempre più vicina. Alla fine ci apparteneva. Ecco il perché del titolo ”La Grande guerra vista da vicino” dato al lavoro presentato al convegno. Purtroppo per problemi tecnici il powerpoint realizzato per l’occasione è stato fruibile solo in parte.
Anche gli alunni della classe 3 D sono partiti dal contesto di riferimento, hanno svolto un’indagine conoscitiva sulle tracce materiali, iconografiche e scritte riguardanti “Acireale e la Grande guerra”, indagine svolta soprattutto mediante il web e che ha riguardato in particolare un gruppo di caduti (compresi alcuni cappellani) per poi soffermarsi sulla poesia di Rino Cammilleri dal titolo “Una storia senza onore né gloria” dedicata al “Milite ignoto”.
Brillante il loro esordio al convegno durante il quale hanno recitato a memoria il testo e proiettato delle immagini. Il titolo dato al loro lavoro è stato “I caduti acesi del ’15 – ’18”.
Concludendo si può ritenere senz’altro positiva l’esperienza fatta fin qui. Tuttavia va detto che una buona indagine storica necessita di molta attenzione, pazienza, rigore metodologico, spirito critico. Il convegno, e la mostra che ne è scaturita, rappresentano a mio avviso un punto di partenza, non di arrivo. Auspico pertanto che le tante domande sorte nel corso della ricerca possano trovare in seguito una risposta.
Infine vorrei ribadire quanto detto nell’ambito del convegno e cioè che la scuola deve far conoscere ai giovani la storia nel suo evolversi ma anche farli riflettere sugli errori compiuti dagli uomini.
Senza memoria non c’è storia ma senza consapevolezza non ci può essere futuro.
La referente alla cultura
Prof.ssa Caterina Pennisi